Milena Fiore

 

C’è un suono che arriva da Gaza. Dolce, ma più forte dei droni israeliani e della morte. Una voce che continua a farsi sentire, che parla di vita e dice al mondo: “Ci siamo ancora.” È la voce che anima il Gaza International Festival for Women’s Cinema, il festival delle “donne leggendarie in tempi di genocidio”.

Le cineaste di Gaza continuano a montare, a scrivere, a proiettare. Lavorano tra dolore e macerie, perché ogni immagine può ancora essere salvata, ogni frammento di vita può ancora resistere.

A Deir al-Balah, nel cuore di Gaza, ieri, 31 ottobre, si è tenuta la cerimonia di chiusura. Saranno annunciati i film vincitori dell’Arancio d’Oro, simbolo del festival e segno di resistenza. Riceverlo significa custodire una memoria fertile e trasformarla in racconto, in gesto vitale. L’Arancio d’Oro è l’eco di Jaffa che torna a Gaza, promessa di bellezza che nessuna violenza può cancellare.

Durante la cerimonia è stato consegnato anche il primo “Samira Azzam Award for Screenwriting”, intitolata alla scrittrice e giornalista palestinese Samira Azzam, nata ad Acri nel 1927. Voce della resistenza e della letteratura palestinese moderna, Azzam, conosciuta come “Bint al-Sahel”, la “figlia della costa”, seppe trasformare il dolore in coscienza e memoria, dando parola a un’intera generazione di donne.

A chiudere la rassegna è stato il film palestinese Escape from Farida di Yahya Alsholy, una storia di fuga e di ritorno, che attraversa le rovine e prova ancora a raccontare la vita.

Attorno al festival si è mossa una rete di affetto che attraversa confini e mari. Messaggi video di solidarietà alle donne di Gaza sono arrivati dal Bahrein, dall’Oman, dal Libano, dalla Palestina, da Cuba e anche dall’Italia. Parole, immagini e voci che costruiscono un ponte di dolcezza e di resistenza.

Essere dolci in tempi di barbarie è un atto politico, un modo per restare umani. E forse è proprio questa la verità più profonda del festival, credere che la tenerezza salverà il mondo.

A Gaza, anche tra le rovine, il cinema non si spegne. Continua a sussurrare come una promessa tra chi resta e chi guarda da lontano. Un ponte di dolcezza e di resistenza, in un abbraccio che non finisce mai.

 

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Il comunicato conclusivo della prima edizione del Gaza International Festival for Women’s Cinema

Si sono concluse oggi, nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, le attività della prima edizione del Festival Internazionale del Cinema delle Donne di Gaza, organizzato in partenariato con il Ministero della Cultura palestinese.

La cerimonia di chiusura si è aperta con l’inno nazionale palestinese, seguita dagli interventi di Ezzaldeen Shalh, fondatore e presidente del festival; di Ahed Farwana, segretario generale del Sindacato dei giornalisti; e del presidente dell’Unione generale dei centri culturali in Palestina. A seguire, l’annuncio dei premi del festival e la proiezione del film di chiusura Fuga da Farida del regista Yahya Al-Shouli.

Nel suo intervento, il dottor Shalh, dopo aver dato il benvenuto al pubblico, ha ricordato che il festival è nato come un’idea per dare voce alle questioni della donna palestinese, e che oggi questa idea si è concretizzata. Ha sottolineato che il Festival Internazionale del Cinema delle Donne di Gaza continuerà a impegnarsi per l’emancipazione cinematografica delle donne, attraverso attività di formazione e produzione di film che riflettano la realtà delle loro vite.

Ha aggiunto che il lavoro del festival ha già trovato eco grazie alla copertura mediatica locale, araba e internazionale, e alle numerose comunicazioni ricevute dall’organizzazione, il che rappresenta una grande sfida per la prossima edizione.

Shalh ha espresso la sua gratitudine al Ministero della Cultura, rappresentato dal ministro Imad Hamdan, al team del festival, al comitato fondatore e a tutti coloro che hanno collaborato al successo dell’iniziativa, annunciando che venerdì 31 ottobre 2025 segna la chiusura ufficiale della prima edizione del Gaza International Festival for Women’s Cinema. Ha inoltre confermato che da domani inizieranno i preparativi per la seconda edizione.

Da parte sua, Ahed Farwana, segretario generale del Sindacato dei giornalisti, ha espresso la gioia del sindacato per aver ospitato la cerimonia di chiusura del festival presso il Centro di Solidarietà dei Media, sottolineando che questo evento porta un messaggio di vita: Gaza, pur subendo una guerra di sterminio, è capace di resistere e di guardare avanti attraverso iniziative culturali che dimostrano al mondo la forza e la speranza del popolo palestinese.

A sua volta, Yusri Darwish, presidente dell’Unione generale dei centri culturali in Palestina, ha dichiarato:

“Oggi, nel giorno di chiusura del Festival Internazionale del Cinema delle Donne di Gaza, dopo la sospensione del genocidio e dell’annientamento culturale che hanno colpito la Striscia di Gaza, vogliamo affermare che, nonostante tutta la distruzione, il popolo palestinese si rialza, e nel suo cuore si rialza la donna. Rinasciamo come l’araba fenice dalle ceneri, perché siamo un popolo che ama la vita, ogni volta che può trovarne la via. Il festival e il suo team rappresentano la volontà palestinese che non si spezza, e la esprimono attraverso la macchina da presa, la scrittura e la regia, per raccontare la nostra storia e rafforzare l’identità culturale e nazionale. Grazie di cuore a tutti”.

 

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I premi della prima edizione del Festival

1. Premi per la sceneggiatura

Premio “Samira Azzam” per la migliore sceneggiatura di lungometraggio: “Ball of Glass” di Wael Raddad (Giordania)
Menzione speciale: “Cambio di rotta” di Ahmed Ashour (Egitto)
Premio “Samira Azzam” per la migliore sceneggiatura di cortometraggio: “Sotto l’albero d’ulivo” di Malak Al-Ahmad (Iraq)
Borsa di sviluppo (400 dollari) offerta dal comitato sceneggiature: “Il pane dell’assenza” di Mohammad Sawali (Palestina)

 

2. Lungometraggi di finzione

Arancia d’Oro per il miglior film di finzione: “Samia” di Yasemin Samdereli
Arancia d’Argento per il miglior film di finzione: “Grazie per sognare con noi” di Leila Abbas
Migliore attrice: Clara Khoury (Grazie per sognare con noi, Palestina)
Migliore sceneggiatura di film di finzione: “Salma” di Joud Said (Siria)

 

3. Lungometraggi documentari

Arancia d’Oro per il miglior documentario: “Da Abdul a Leila” di Leila Al-Bayati (Francia–Iraq)
Arancia d’Argento: “Linea di contatto” di Sylvie Palliot (Canada)
Arancia di Bronzo (ex aequo):
Nadine” di Abdullah Yahya (Tunisia)
“Bye Bye Tiberias” di Lina Soualem (Palestina)

 

4. Cortometraggi di finzione

Arancia d’Oro per il miglior cortometraggio di finzione: “Mia madre e il tempo” di Basila Abu Hamed (Palestina)
Premio della giuria: “Hind sotto assedio” di Naji Salameh (Giordania)

 

5. Cortometraggi documentari

Arancia d’Oro per il miglior cortometraggio documentario: “I fiori del mio Paese” di Candelaria Palma (Cuba)
Premio della giuria: “Resistenti” (Palestina)

 

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Il discorso di chiusura di Ezzaldeen Shalh

Gentili ospiti, ci rivolgiamo a ciascuno di voi personalmente e per il ruolo ricoperto: noi, del Gaza International Festival for Women's Cinema, siamo onorati della vostra presenza. Questo festival è stato concepito come un’espressione delle problematiche che riguardano le donne palestinesi, e oggi è diventato una realtà. Affermiamo che il Gaza International Festival for Women's Cinema continuerà a impegnarsi per l’emancipazione delle donne nel cinema, attraverso programmi di formazione che permettano la realizzazione di film capaci di riflettere la realtà delle sfide affrontate dalle donne palestinesi. Abbiamo potuto constatare l’impatto del lavoro del team del festival attraverso la copertura mediatica araba e internazionale e i numerosi messaggi ricevuti dalla direzione del festival. Questo ci pone di fronte a una sfida importante per la prossima edizione. Rivolgiamo il nostro più sincero ringraziamento al Ministero della Cultura, rappresentato da Sua Eccellenza il Ministro Imad Hamdan. Ringraziamo inoltre il team del festival, il comitato fondatore e tutte le persone che hanno collaborato con noi per assicurare il successo dell’evento. Oggi, venerdì 31 ottobre 2025, annunciamo la chiusura della prima edizione del Festival Internazionale del Cinema delle Donne di Gaza. Desideriamo assicurarvi che, a partire da domani, inizieremo i preparativi per la seconda edizione. Grazie a tutti di cuore.

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