di Michele Prospero

Con la nozione di bonapartismo Marx intende una rottura entro un sistema democratico determinata dalla condotta sleale di organi dello Stato che, con l’emersione di figure carismatiche, approfondiscono le torsioni autoritarie dell’ordinamento. L’analisi del colpo di Stato, con il quale Luigi Napoleone Bonaparte, presidente eletto direttamente dai cittadini, interruppe nel 1852 la vita della Seconda repubblica francese, suggerisce di indagare il nesso tra mobilitazione di massa e caduta di regime, la tensione tra presidenzialismo e parlamentarismo.

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