Domenico Moro

 

Le elezioni francesi hanno restituito una assemblea nazionale (il parlamento francese) spaccata in tre blocchi, nessuno dei quali in possesso della maggioranza su cui far nascere un governo con un chiaro colore politico. L’incertezza su quale sarà il futuro governo del secondo paese della Ue e unica potenza nucleare europea sta preoccupando i mercati, o, per dirla in altri termini, il grande capitale finanziario francese e europeo. Del resto la Borsa francese all’indomani delle elezioni è calata dello 0,63%.

Domenico Moro, Fabio Nobile

 

Per fare una valutazione del risultato della competizione elettorale per il Parlamento europeo, è necessario precisare quali sono le attribuzioni di questo organismo. Il Parlamento europeo ha tre funzioni principali: a) condivide con il Consiglio dell’Unione la funzione legislativa; b) approva o respinge i candidati a componenti della Commissione europea (il governo della Ue); c) Condivide con il Consiglio dell’Unione il potere di bilancio della Ue e può pertanto modificare le spese dell’Ue.

Andrea Vento*

 

Il presente contributo costituisce la III parte del saggio “L'ampliamento dei Brics ulteriore passo in avanti nella ridefinizione degli assetti geopolitici e geoeconomici internazionali”. Le prime due parti sono state pubblicate in questo sito nei mesi scorsi.

 

L'utilizzo delle principali valute: la supremazia decadente del Dollaro

Nell'intento di inquadrare all’interno di una cornice oggettiva la situazione della moneta statunitense, sia in relazione ai prematuri slanci verso l’imminente disarcionamento del Dollaro dal ruolo di asse portante del Sim (Sistema monetario internazionale), sia rispetto alle affermazioni di inattaccabilità della sua egemonia globale, procediamo ad analizzare il panorama valutario internazionale alla luce delle varie funzioni rivestite dalle principali monete.

Domenico Moro 

 

Il 21 gennaio 1924 moriva Lenin. Cento anni sono tanti e moltissime cose sono cambiate, eppure il lascito di Lenin è, in gran parte, ancora attuale. Lenin è stato uno dei personaggi storici più importanti del XX secolo, l’uomo che più di ogni altro ha contribuito alla Rivoluzione di Ottobre e alla fondazione dell’Unione Sovietica. Ma, come diceva il filosofo ungherese Lukács in un pamphlet, scritto subito dopo la morte di Lenin, l’importanza dell’uomo politico russo va oltre le vicende politiche immediate che l’hanno visto protagonista: “Egli resta perciò sul piano storico-universale l’unico teorico di livello pari a quello di Marx che fino ad oggi sia venuto dalle file della lotta di emancipazione proletaria”[i].

 Gianmarco Pisa

Svoltosi nella forma di un vero e proprio “pogrom” a sfondo politico, messo in opera da bande di fanatici, ultranazionalisti e frange neonaziste, nel contesto dell’immediato dopo-colpo di stato di “Euromaidan” del febbraio 2014, la strage alla Casa dei Sindacati a Odessa resta una delle pagine più nere della recente storia d’Europa.

 Gianfranco Pagliarulo

 

Pubblichiamo la prefazione, scritta dal Presidente dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo, all’ultimo libro di Nunzia Augeri (La resistenza in Europa 1939-1945, NulloDie Editori 2024) sulla resistenza antinazista esercitata dai popoli di 17 paesi europei, dalla Norvegia alla Grecia, dalla Francia alla Polonia, più la resistenza ebraica e quella dei gitani, nonché l’opposizione nella stessa Germania. Una lotta che ebbe in comune la volontà di opporsi all’occupazione militare nazifascista, alla negazione dell’identità nazionale, alla violenza e all’oppressione, ma fu anche lotta politica per la riconquista delle libertà fondamentali e per il progresso politico e sociale.

Antonio Gibelli*


Genocidio?
La questione giuridica sollevata dalla denuncia del Sudafrica contro Israele andrà risolta nella sede della Corte internazionale di giustizia cui è stata posta. La procedura prevede che prima dell'emissione della sentenza, la quale potrà richiedere un tempo lungo, si possa imporre l'interruzione dell'azione israeliana, il che appare importante perchè –  a differenza della feroce azione terroristica di Hamas, consumata in un giorno – quella di Israele, comunque la si qualifichi, è in corso tutt'ora e si annuncia come durevole.

 

Prima di farci sopraffare emotivamente dagli orrori delle guerre, ormai senza confini degli interessi in atto come pure dei tempi delle loro durate, cerchiamo di riflettere sulla natura da cui hanno origine, sull’effettiva pacificazione che ne dovrebbe conseguire, sulle rispettive soluzioni possibili. La ripubblicazione di analisi effettuate nel lontano 1989, sulla rivista La Contraddizione, mostra non solo il persistente e datato obiettivo genocida da parte israeliana nei confronti della popolazione palestinese, ma offre anche un apparato categoriale con cui leggere la dialettica guerra/pace, entro le contraddizioni reali.

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