Andrea Vento

 

Kiev può sostenere lo sforzo bellico e il bilancio statale solo grazie agli aiuti Nato

 

Presupposti e finalità dell’analisi

Nel corso del secondo semestre del 2023 avevamo già proceduto ad analizzare: le politiche monetarie adottate dalla Banca Centrale russa a difesa del rublo dopo le draconiane sanzioni occidentali[1]; le peculiarità dei modelli economici adottati fino a quel momento dai due paesi direttamente coinvolti nel conflitto, nel saggio "Economia di guerra oggi. Parte III"[2]; per poi concludere il "trittico" di lavori effettuando una disamina della "tenuta" dell'economia russa nella "Parte IV" dell'omonima serie di pubblicazioni[3].

Nel corso del presente lavoro ci proponiamo di effettuare un’analisi dell'evoluzione dei modelli di economia di guerra di Kiev e Mosca nell'arco dei 3 anni di conflitto, anche nell'ottica di tentare di delinearne il grado di sostenibilità in proiezione futura, quantomeno nel breve periodo.

L'aumento delle spese militari di Russia e Ucraina nel 2022

L'escalation del conflitto in Ucraina del 24 febbraio 2022 ha, come da previsioni, impresso un'accelerazione all’incremento delle spese militari globali. Infatti, il Sipri, nel suo rapporto annuale del 2023, ha puntualmente rilevato che, al cospetto di un + 0,7% dell’anno precedente, nel 2022 l’aumento è salito al 3,7% raggiungendo a fine anno i 2.240 miliardi di $ di esborso complessivo.

Come analizzato nel saggio "Economia di guerra. Parte V"[4], l'Ucraina ha registrato, nell'anno in questione, il maggior incremento annuale mai rilevato dal Sipri, ben il 640%, enormemente più elevato rispetto al +9,2% della Russia (tab. 1). Tale impennata, insieme alle politiche di riarmo della Nato, ha finito per spingere al rialzo le spese dell'anno 2022, sia dell'intera macroregione Europa, che della sua sub-regione Orientale. Queste ultime, infatti, evidenziano non casualmente gli aumenti più elevati a livello mondiale delle proprie categorie geografiche: +13% il primo e addirittura +58% la seconda[5].

Dall'analisi degli incrementi relativi al decennio precedente (2013-2022), possiamo inoltre ricavare indicazioni importanti per quanto riguarda il diverso grado di preparazione, in termini di riarmo, strutturazione di truppe e loro addestramento, che Ucraina e Russia hanno effettuato prima dell'escalation del febbraio 2022.

L'inizio dei combattimenti nel Donbass nel corso del 2014, fra le forze armate ucraine e quelle delle Repubbliche Popolari di Donetsk e di Luhansk, è stato accompagnato da una spiccata politica di rafforzamento delle capacità militari dell'Ucraina sotto la guida della Nato. Quest’ultima, infatti, come dichiarato dall'ex Segretario Generale Stoltemberg, si era posizionata in pianta stabile nel paese proprio dall'inizio del conflitto[6]. Pertanto, prendere atto che l'incremento dell'Ucraina nel decennio 2013-2022, vale a dire fra prima dell'inizio della guerra e l'anno dell'escalation, sia risultato del +1.661% e della Russia del solo +15%, al cospetto di un incremento medio mondiale di +19%, pone in evidenza, anche al netto delle dichiarazioni di Stoltemberg, quale dei due contendenti abbia preparato il conflitto. I numeri sono espliciti in tal senso (tab. 1).

Tabella 1: spese militari di Russia e Ucraina nel 2022. Sipri

Spese militari Russia e Ucraina 2022

Stato

Spesa militare

miliardi $ 2022

% di spesa globale 2022

% incremento 2021-2022

% incremento 2013-2022

Spesa militare

in % sul Pil 2021

Spesa militare

in % sul Pil 2022

Russia

86,4

3,9

9,2

15

3,7

4,1

Ucraina

44,0

2,0

640

1.661

3,2

34,0

Totale

2.240

100

3,7

19

-

2,2

In crescita l’esborso militare di Kiev e Mosca anche nel 2023

Anche nel 2023 l'esorbitante incremento delle spese militari nella subregione dell'Europa Orientale (+118%) è stato inevitabilmente sostenuto, oltre che dai membri Nato (Polonia +75%), anche dai due paesi coinvolti direttamente nel conflitto: l'Ucraina, infatti, aumenta su base annua di un corposo, seppur distante dal +640% del 2022, +51% e la Russia di circa la metà con +24% (tab. 2).

Tuttavia, in valore assoluto gli incrementi annui risultano molto più ravvicinati, accertati i 22,6 miliardi di $ di Mosca e i 20,4 di Kiev che consentono a quest’ultima di salire in 8° posizione, dalla 11° del 2022, con 64,4 miliardi di $ di spesa. A tale importo, secondo il Sipri, andrebbero aggiunti gli almeno 35 miliardi di $ di aiuti occidentali che porterebbero la spesa totale annua effettiva dell'Ucraina al 91% di quella russa[7] (tab. 2).

Tabella 2: spese militari di Russia e Ucraina nel 2023. Sipri

Spese militari Russia e Ucraina 2023

 

Stato

Spesa militare

miliardi $ 2023

% di spesa globale 2023

% incremento 2022-2023

% incremento 2014-2023

Spesa militare

in % sul Pil 2022

Spesa militare

in % sul Pil 2023

Spesa militare

% bilancio statale 2023

Russia

109

4,5

24

57

4,1

5,9

16

Ucraina

64,4

2,7

51

1.272

34

37

58

Totale

2.443

100

6,8

27

2,2

2,3

6,9

La Russia, pur restando al 3° posto nella graduatoria assoluta, sale a 109 miliardi di $ in valore assoluto, circa 1/3 delle spese cinesi e 1/9 di quelle statunitensi, con un aumento non indifferente del +57% fra il 2014 e il 2023. Un dato quest'ultimo, secondo il Sipri, frutto principalmente del forte incremento del +24% del 2023, dal +9,2% del 2022. Ciò in quanto nel decennio 2013-2022 la crescita di Mosca, come riportato sopra, ammontava a solo +15%.

Nel 2023, infine, la quota di spesa militare mondiale della Russia è salita al 4,5% dal 3,9% dell'anno precedente, mentre quella ucraina, dal 2% passa al 2,7% (tab. 2).

Le diverse tipologie di economia di guerra di Kiev e Mosca

Allo scopo di analizzare e cercare di classificare le tipologie di economia di guerra adottate dai due paesi in conflitto, abbiamo provveduto, già nei saggi citati all'inizio, a prenderne in considerazione l'entità dei valori di alcuni fondamentali macroeconomici.

Utilizzando lo stesso approccio metodologico, procediamo in primis all'analisi dell'impatto dei rispettivi budget della Difesa sul Pil e sui conti pubblici dei due contendenti dall'inizio dell'escalation.

Per quanto riguarda il primo indicatore (spese militari in % sul Pil) rileviamo come, se da un lato, per l'Ucraina fin dal 2022 tale voce di bilancio abbia corrisposto, nell'anno in questione, ad oltre 1/3 della ricchezza nazionale prodotta (34%), decuplicando la quota del 2021 (3,2%), dall'altro, la stessa ha avuto una ripercussione molto più ridotta sul Pil di Mosca, nella misura del 4,1% (+10%), rispetto al 3,7% dell'anno precedente (tab. 2 e 3).

Nell'ambito della solita tendenza rialzista, analoga diversificazione la riscontriamo anche nel 2023 con l'Ucraina che ha aumentato al 37% la quota di ricchezza annua prodotta destinata alla Difesa e la Russia che è invece salita di soli 2 punti percentuali scarsi, attestandosi al 5,9%.

Sempre nel 2023, anche l'incidenza delle spese militari sul bilancio statale ha presentato la stessa marcata dicotomia, con Mosca al 16% e Kiev ben al 58% (tab. 3).

La Russia, nonostante il tentativo di soffocamento economico tramite le 17 tranche di sanzioni occidentali approvate ad oggi e il forte incremento delle spese militari passate da 65,9 miliardi di $ del 2021[8] ai 109 miliardi del 2023, è risultata abile dopo la recessione del 2022 (-1,4%), ad apportare significativi correttivi alle politiche monetarie, economiche e commerciali[9]. Riuscendo in tal modo, non solo a rendere sostenibile il bilancio statale, finanziando la spesa militare aggiuntiva con i propri fondi sovrani, ma anche a registrare un inaspettato, almeno in Occidente, tasso di crescita economica del +4,1%, sia nel 2023 che nel 2024. Valori superiori sia a quelli degli Usa (+2,9% e +2,8%) ma, soprattutto, a quelli dell'Eurozona (+0,4% e +0,9%), rivelando così la fallacità delle previsioni, forse prematuramente espresse, dal coro unanime dei vertici politici dell'Ue nei primi mesi dell'escalation del conflitto (tab. 4). Fra queste, spicca la dichiarazione di Mario Draghi del 21 settembre 2022 all'Assemblea Generale Onu: "Le sanzioni che abbiamo imposto a Mosca hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa, sulla sua economia".

Alla luce delle evidenze sopra emerse possiamo ricavare come l'Ucraina abbia stabilito sin dall'escalation del conflitto, un’inconfutabile economia di guerra integrale, finanziata dall'esterno e accompagnata dalla mobilitazione generale alle armi.

Mentre, la Russia, che ha arruolato solo volontari, peraltro ben retribuiti, in aggiunta alle Forze Armate regolari, ne ha indubbiamente adottato un modello parziale che è riuscito a sostenersi finanziariamente in modo autonomo, nonostante le onerose sanzioni occidentali. Ciò grazie ad oculate politiche di gestione del rublo e dei tassi di interesse, all'utilizzo di fondi sovrani per far fronte all'aumento del deficit e alla ridefinizione della geografia commerciale, nonché delle relazioni geopolitiche ed geoeconomiche, soprattutto verso il blocco del Brics e il Sud del mondo in generale.

Tabella 3: spese militari di Russia e Ucraina nel 2024. Sipri

Spese militari Russia e Ucraina 2024

 

Stato

Spesa militare

miliardi $ 2024

% di spesa globale 2024

% incremento 2023-2024

% incremento 2015-2024

Spesa militare

in % sul Pil 2023

Spesa militare

in % sul Pil 2024

Spesa militare

% bilancio statale 2024

Russia

149

5,5

37

100

5,9

7,1

19

Ucraina

64,7

2,4

2,9

1.251

37

34

54

Totale

2.718

100

9,4

37

2,3

2,5

7,1

Gli sviluppi del 2024

L'anno 2024 si è rivelato, invece, particolarmente significativo al fine di comprendere le effettive capacità, non solo di tenuta economica dello sforzo bellico, ma, soprattutto, di espansione delle capacità militari dei due paesi in conflitto diretto, visto le attuali prospettive di prolungamento dello stesso.

Nel corso del 2024 l'Ucraina ha aumentato la spesa del budget per la Difesa del solo 2,9%, meno di 1/3 della crescita mondiale di 9,6%, raggiungendo i 64,7 miliardi di $. Conseguentemente Kiev ha dovuto ridurre sia la quota di uscite del bilancio pubblico al 54%, dal 57% del 2023, sia la percentuale di Pil al 34%, dal 37% dell'anno prima.

In sostanza, nonostante l'economia ucraina abbia recuperato, dopo il tracollo del -28,8% del 2022, di un confortante +5,3% nel 2023[10], l'espansione, sempre nel 2023, del deficit fiscale di oltre 5 volte rispetto al periodo prebellico, non ha consentito a Kiev di aumentare in modo più sostanzioso l'esborso militare nel 2024, restando poco al di sotto del livello della crescita economica, stimata dal Fmi al +3,5%[11] (tab. 4).

Tabella 4: tasso di variazione annua del Pil in Russia e Ucraina 2022-2025. Fonte: datamapper Fmi

Variazione percentuale del Pil

Fonte: Fmi

 

2022

(dati rilevati)

2023

(dati rilevati)

2024

(dati stimati)

2025

(previsioni aprile '25)

Russia

-1,4%

+4,1%

+4,1%

+1,5%

Ucraina

-28,8 %

+5,3%

+3,5%

+2,0%

Usa

+2,5%

+2,9%

+2,8%

+1,8%

Eurozona

+3,5%

+0,4%

+0,9%

+0,8%

Germania

+1,4%

-0,3%

-0,2%

+0,0%

Avendo destinato l'Ucraina, sin dal 2022, praticamente la totalità delle entrate di bilancio al budget per la Difesa[12], si è trovata a dover coprire gli altri capitoli di spesa di natura socio-economica tramiti prestiti e donazioni in netta prevalenza esteri.

Il sostegno estero: linfa vitale per l’Ucraina

I finanziamenti esteri vengono classificati dagli organismi internazionali in umanitari, finanziari e militari, compreso l'Istituto di Kiel che traccia in apposita sezione il supporto estero all'Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022[13], il quale ha quantificato, al 28 febbraio 2025, l'entità totale delle risorse estere allocate a beneficio di Kiev in 252,5 miliardi di $, ripartiti fra i 137,9 miliardi forniti dai paesi europei e i 114,6 da parte degli Stati Uniti.

Dall'analisi dei dati disaggregati, sempre forniti dal Kiel Institute, risultano non casualmente proprio quelli militari ad averne assorbito oltre la metà del totale fornito nei primi 3 anni di conflitto. Vitali aiuti che hanno consentito a Kiev di continuare lo sforzo bellico sino ad oggi, seppur non senza difficoltà[14].

Il sostegno militare in termini monetari, al netto del supporto di intelligence, ha registrato inevitabilmente una dinamica crescente nei 3 anni di conflitto, per la pesante recessione del 2022 e del progressivo sforzo militare, salito infatti da 31,1 miliardi di $ nel 2022 a quasi 42,5 miliardi nel 2023 e ad oltre 60 miliardi nel 2024 (tab. 5). Fondi provenienti in larga misura da Stati Uniti, Germania ed altri paesi europei[15].

Tabella 5: sostegno militare estero all'Ucraina in miliardi di dollari, anni 2002-24. Fonte: Sipri

Sostegno militare esterno

Fonte: Sipri

 

2022

(mld $)

2023

(mld $)

2024

(mld $)

Ucraina

31,5

42,5

60

Il supporto militare estero viene conteggiato dal Sipri fra le uscite del paese donatore e non del beneficiario, pertanto le spese militari totali ucraine nel 2024 sono in realtà ammontate a quasi 125 miliardi di $, corrispondenti al quarto posto effettivo nella graduatoria mondiale, alle spalle della Russia.

Come specificato dal Sipri, le cifre riportate nel report per i due paesi in conflitto diretto costituiscono delle stime in quanto, se l'Ucraina ha beneficiato di ingenti finanziamenti esterni, peraltro non semplici da quantificare, la Russia secondo l'Istituto di Stoccolma, ha reso "sempre più opaco il bilancio militare dall'inizio del 2022". Pertanto, continua il Sipri "è probabile che anche la spesa militare effettiva della Russia nel 2024 sia superiore ai 149 miliardi di $ stimati: il bilancio è stato ulteriormente modificato nell'ottobre 2024 per sostenere lo sforzo bellico, rendendo difficile stimare la spesa annua effettiva totale, e le forze armate hanno continuato a ricevere contributi aggiuntivi dai bilanci regionali e finanziamenti extra-bilancio da altre fonti durante l'anno". Inoltre, il "sostegno sociale”, compresi i pagamenti al personale militare, ha rappresentato un'altra voce di spesa importante, che ha raggiunto i 9,4 miliardi di $ ad ottobre 2024, superando i 5,7 miliardi previsti nel bilancio iniziale".

Secondo il Sipri anche nel 2024 una percentuale significativa della spesa militare di Mosca è stata destinata all'industria bellica in forma di nuovi appalti per la produzione di sistemi d'arma, con ricadute positive sulla crescita economica.

Conclusioni

Come emerso dall’analisi sovrastante, l’Ucraina, indirizzando la totalità delle entrate di bilancio al budget della Difesa, ha stabilito un’economia di guerra integrale sin dal 2022 che l’ha portata a raggiungere il tetto di spesa militare possibile già nell’anno successivo, precludendosi ulteriore spazio fiscale per aumentare, in rapporto al Pil e al bilancio pubblico, l’esborso bellico nel 2024. Conseguentemente, le restanti voci di spesa pubblica di carattere socio-economico di Kiev vengono giocoforza coperte dai generosi finanziamenti esteri occidentali. Inoltre, l’indispensabile sostegno militare della Nato che le sta consentendo di continuare il conflitto evitando al momento lo sfondamento russo delle proprie linee difensive, tuttavia non le permette, di fronte alla soverchiante superiorità di Mosca, di arrestare sul campo l’irreversibile fase di arretramento nella quale si trova da quasi 2 anni.

In sostanza, l’Ucraina in questa fase costituisce ciò che viene definito uno stato “fallito” mantenuto in vita solamente dagli apporti esterni, sia finanziari e umanitari, per far fronte alle uscite di bilancio extra budget della Difesa, sia militari per la prosecuzione di un conflitto le cui sorti negative risultano tuttavia ineludibili per Kiev. Come ebbe a dichiarare il generale Mark Milley, Capo di Stato Maggiore delle forze armate Usa, già a fine 2022, quando invitò a seguire la via negoziale con Mosca, di fronte all’evidente impossibilità di recupero dei territori persi.

Dall’altro lato, la Russia ha adottato un’economia di guerra parziale che, nonostante alcune criticità in termini di inflazione e tassi di interesse come vedremo nel saggio “Economia di guerra. Parte XXIII”, continua a reggersi su risorse proprie dal punto di vista della sostenibilità del bilancio statale, con un ciclo economico in fase espansiva dal 2023 e una produzione industriale in crescita da marzo 2023. Il significativo aumento produttivo complessivo, trainato della fabbricazione di armamenti, permetterà inoltre a Mosca di far fronte allo sforzo bellico anche nel prossimo futuro, al netto delle forniture di Iran[16] e Corea del Nord[17], paesi che hanno entrambi sottoscritto e ratificato Accordi di Partenariato Strategico con Mosca. Inoltre, la Russia, stante le caratteristiche del proprio bilancio statale, possiede un non indifferente spazio fiscale per far fronte ad eventuali aumenti futuri delle spese militari, al pari dell’eventualità di aumentare sensibilmente gli effettivi delle proprie forze armate, ricorrendo alla mobilitazione coatta, sia parziale che generale a seconda delle necessità.

Sulla scorta di tali evidenze, l’ostinazione dei cosiddetti “volenterosi” europei di voler proseguire il conflitto, nonostante lo smarcamento di Trump, sino ad un improbabile crisi economica della Russia causata da ulteriori tranche di sanzioni, non solo appare velleitaria ma, addirittura, controproducente per loro stessi, cioè noi cittadini comunitari. Ciò alla luce, fra le varie, della quasi stagnazione dell’economia dell’Eurozona e del baratro industriale, causato dalla rinuncia al conveniente gas di Mosca, nel quale sono precipitati la Germania, arrivata a marzo scorso al 22° mese consecutivo di riduzione tendenziale della produzione e il nostro paese, addirittura al 26°.

Errare è umano, perseverare è diabolico, affermavano i latini.

Come è possibile che, a Bruxelles e dintorni, ancora non vogliano prenderne atto?

Solo i “volenterosi” continuano a rifiutare di calarsi nell’ordine di idee che il conflitto in Ucraina può risolversi esclusivamente tramite la via negoziale. Trump e tutto l’universo del “Sud globale”, nonché la maggior parte dell’opinione pubblica occidentale, sono fermamente convinti che questa rappresenti l’unica strada percorribile per porre fine alla guerra, alle morti e alle distruzioni.

La sola possibile alternativa, in caso di prosecuzione del conflitto, resta la resa incondizionata di Kiev e l’aggravamento del disastro economico in cui hanno fatto precipitare le proprie economie.

 

[1] La politiche di gestione della valuta in un contesto di economia di guerra e di sanzioni: il caso del rublo del 27/8/2023

[2] L'economia di guerra nei Paesi direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina del 25/9/ 2023

[3] 2023: l'economia di guerra parziale russa "tiene", mentre l'Eurozona rallenta e la Germania scende in recessione del 7/10/ 2023

[4] "Lo scontro strategico per l'egemonia globale sospinge l'aumento delle spese militari"

[5] "Lo scontro strategico per l'egemonia globale sospinge l'aumento delle spese militari" - tabella 3

[6] Saggio Giga: ”Brics+: l’ampliamento alla prova della compattezza geopolitica”, paragrafo “Lo scontro globale in atto”

[7] https://www.sipri.org/media/press-release/2024/global-military-spending-surges-amid-war-rising-tensions-and-insecurity

[8] Sipri Yearbook 2022 - https://www.sipri.org/sites/default/files/2022-10/yb22_summary_ita.pdf

[9] Economia di guerra oggi. Parte IV - 2023: l'economia di guerra parziale russa "tiene", mentre l'Eurozona rallenta e la Germania scende in recessione

[10] https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/come-resiste-leconomia-ucraina-164725

[11] https://www.imf.org/external/datamapper/NGDP_RPCH@WEO/UKR

[12] Nel 2023, le spese totali del bilancio statale ucraino (4.014,4 miliardi di grivnie) hanno superato di 1,5 volte le entrate (2.672,0 grivnie) mentre le spese totali per sicurezza e difesa hanno raggiunto i 2.648,8 miliardi di grivnie

Fonte: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/come-resiste-leconomia-ucraina-164725

[13] Kiel Insititute Ukraine support tracker - https://www.ifw-kiel.de/topics/war-against-ukraine/ukraine-support-tracker/.

[14] https://www.ifw-kiel.de/topics/war-against-ukraine/ukraine-support-tracker/. Grafico: Governement support to UKraine: Type of assistence.

[15] Sipri Rapporto 2025

[16] https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2025/05/21/parlamento-iran-ratifica-il-patto-strategico-con-la-russia_99d24dea-d05e-4a1c-92fb-9af84cc97748.html

[17] https://tg24.sky.it/mondo/2024/11/11/corea-nord-trattato-difesa-russia

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