Emiliano Alessandroni

 

  1. La retorica della libertà ai tempi del Covid 19

 

«Libertà! Libertà! Libertà!». È con questo grido, ripetuto e cadenzato da un veemente battito di mani e da un ritmico rumore di colpi sul tavolo, che in Italia, nell'ottobre 2020, novanta clienti di un ristorante di Pesaro, hanno difeso la decisione del suo proprietario Umberto Carriera, di violare le misure anti-Covid imposte dallo Stato e di mantenere aperto il proprio locale.

 Michele Mezza

Le rivolte dei no vax che stanno punteggiando occupando la scena nel paese, in questo scorcio di estate del 2021, hanno almeno il merito di non permettere che il tema della pandemia rimanga soffocato da apparenti contese scientifiche o tecniche.

 

Carla Filosa

 

E’ ormai consuetudine autodefinirsi marxisti per poi negare, ignorare o voler superare Marx, in nome dell’avanzamento dei tempi o di altri problemi attuali che Marx “non aveva previsto”, ma di cui bisogna parlare per inficiare i cardini della sua analisi. Questo ormai il ruolo che il capitale ha assegnato alla “sinistra” – ignara di sé stessa - per opporre uno stuolo di “progressisti conservatori”, intellettuali e/o politici, ai lavoratori da suddividere con ogni mezzo materiale, legge e sperpero di ideologia come falsa coscienza.

Andrea Vento *

 

L'improvvisa esplosione delle proteste palestinesi a Gerusalemme Est nei primi giorni di maggio che hanno acceso la miccia del conflitto armato fra Israele e la Striscia di Gaza, degli scontri nelle città a popolazione mista all'interno dello stato di ebraico e, in Cisgiordania, fra esercito e popolazione palestinese, se da un lato ha sorpreso l'opinione pubblica e la politica internazionale, dall'altro non ha colto impreparati gli osservatori più attenti e gli analisti delle vicende mediorientali.

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