Giovanni Casaletto

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo come contributo al dibattito

 

Probabilmente Gorbaciov non avrebbe pensato che sarebbe morto mentre il suo paese invadeva l’Ucraina. E forse con questo e molte altre cose non avrebbe mai voluto fare i conti. Con un pizzico di crudeltà potremmo anche dire che, forse, molte non le ha debitamente messe in conto nella sua azione riformatrice, al punto da non riuscire a governarne gli esiti. Ma questo non vuole certo essere questo un giudizio di valore, perlopiù postumo, sulla sua azione.

 Stefano G. Azzarà (Università di Urbino) *

 

  1. Antifascismo degradato a propaganda

 

Non c’è dubbio che in Fratelli d’Italia – il partito di Giorgia Meloni che tutti i sondaggi indicano come vincitore delle prossime elezioni con il 24% circa dei consensi – ci siano forti nostalgie fasciste o fascisteggianti. Diversi suoi esponenti nazionali e locali rappresentano già per la loro biografia la continuità con il MSI, la formazione che dopo la nascita della Repubblica italiana aveva raccolto gli eredi del fascismo sconfitto e che è stato a lungo guidato da Giorgio Almirante (un funzionario della Repubblica di Salò che nel contesto della Guerra Fredda seppe subito riposizionarsi in chiave filoamericana e anti-PCI).

 Diana Johnstone

 

L’Unione Europea si sta accingendo a una lunga guerra contro la Russia che appare chiaramente contraria agli interessi economici europei e alla stabilità sociale. È un conflitto apparentemente irrazionale – come molti lo sono – ma ha profonde radici emotive e rivendica motivazioni ideologiche. Queste guerre hanno difficoltà a giungere a termine perché sono dilatate fin oltre l’ambito della razionalità.

 

 Mario Cermignani *  

 

  1. Premessa. Unità razionale della realtà materiale e principio di uguaglianza: alcuni aspetti interessanti del pensiero filosofico pre-hegeliano e pre-marxista (Giordano Bruno)

Il concetto ed il principio di uguaglianza formale e sostanziale rappresentano il fondamento razionale giustificativo di un’organizzazione sociale giusta, stabile ed equilibrata; ciò in quanto l’uguaglianza, nucleo logico essenziale del concetto di “giustizia”, intesa (sul piano formale) come ragionevole uguale trattamento normativo di casi e situazioni simili in modo giuridicamente/logicamente rilevante e ragionevole differente trattamento normativo di casi e situazioni differenti in modo giuridicamente/logicamente rilevante, nonché (sotto il profilo sostanziale) come uguale attribuzione dei beni e delle risorse sociali o collettive ad ogni consociato in proporzione ragionevole, equilibrata ed adeguata ai diritti fondamentali, ai bisogni, ai meriti o alle responsabilità di ciascuno, costituisce il presupposto logico e materiale anche del concetto di “equilibrio” e, dunque, di quello di “ordine sociale stabile e razionale”.

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