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Franco Ferrari *
L’argomento che ci proponiamo di trattare in questo articolo presenta diverse difficoltà. Innanzitutto manca l’accesso ai documenti che erano, e probabilmente ancora sono, contenuti nell’archivio dei servizi segreti sovietici ovvero l’NKVD, il Commissariato del Popolo per gli Affari Interni, secondo la denominazione della metà degli anni Trenta. In secondo luogo attorno al ruolo di questi servizi sono state diffuse, in relazione alla morte di Picelli, tesi non supportate da documenti o testimonianze verificabili che rendono più difficile separare realtà e leggenda.
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Emiliano Alessandroni
Prima di distinguere fra «cesarismo progressivo» e «cesarismo regressivo»[1], con un implicito riferimento, da un lato all'Unione Sovietica e dall'altro ai regimi nazifascisti, Antonio Gramsci aveva a suo tempo spiegato che il fenomeno dell'inflessione autoritaria di un governo, suscettibile di conoscere una massiccia intromissione «dell'elemento militare nella vita statale»[2], costituisce il risultato non già dell'arbitrio soggettivo di un singolo despota, ma di una condizione oggettiva che vede le forze sociali in lotta tendenzialmente equilibrarsi.
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Andrea Catone *
Questo volume di “MarxVentuno” intende fornire strumenti di conoscenza, riflessione, analisi sulla guerra in corso e sulla nuova fase della storia mondiale che si è con essa avviata. Non esaurisce certamente il tema; alcuni aspetti del quale non sono qui ancora trattati; diverse questioni vanno riprese e approfondite. Ci impegniamo a farlo nei prossimi numeri, cercando di utilizzare al meglio quella “cassetta degli attrezzi” del marxismo, cui esplicitamente si richiama la nostra rivista.
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Andrea Vento *
I principali media nazionali e internazionali dell'emisfero occidentale, anche tramite nutrita schiera di inviati sul campo, hanno proposto una narrazione della crisi ucraina che fa leva su due elementi principali: l'inizio del conflitto armato il 24 febbraio 2022 e l'attribuzione di ogni responsabilità alla Russia che avrebbe sferrato l'attacco militare in modo "non motivato e non provocato".