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Rita di Leo*
Nel tempo presente è emersa un’alternativa ai modelli di potere sia del mondo bianco sia del resto del mondo.
L’alternativa è la teologia del consumo che gli uomini della moneta con gli uomini della scienza informatica stanno diffondendo con successo nello spazio terra-mare.
L’alternativa è in conflitto con il credo corrente nelle terre occidentali, per il quale il modello made in USA è la comune stella polare: the American unipolar moment si è affermato alla fine di un secolo che aveva vissuto una prima guerra mondiale, il 1917 bolscevico, e una seconda guerra mondiale, e che si chiudeva con il credo dell’impossibilità di guerre nell’era nucleare. Pochi erano i dubbi. Poi con il 2000 cominciano le smentite.
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Andrea Vento*
Il Bric: da aggregato geoeconomico a soggetto geopolitico
La genesi dell'acronimo Bric viene ricondotta all'economista inglese Jim O'Neil quando a fine 2001 in un documento[1], redatto in qualità di Chief Economist della Banca di investimenti Goldaman Sachs, identificò il nuovo aggregato geoeconomico composto da Brasile, Russia, India e Cina come il gruppo di Paesi che, in base a caratteristiche comuni, avrebbero verosimilmente dominato l’economia mondiale del secolo appena iniziato. Pertanto, secondo O'Neil, agli Stati Uniti per poter mantenere la leadership globale anche nel XXI secolo sarebbe stato dunque necessario inglobarli nella governance economica e finanziaria mondiale egemonizzata fino a quel momento dal sistema occidentale.
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Francesco Schettino
Introduzione
Gli eventi del 7 ottobre e quelli che sono avvenuti nelle settimane appena successive sono stati senza dubbio caratterizzati da un livello di violenza senza precedenti. Per quanto l’attacco palestinese sia stato sicuramente enfatizzato e strumentalmente caricato di brutalità con notizie che al momento non sono state in gran parte verificate (parliamo di stupri, decapitazioni di bambini israeliani ecc.)[1], di certo, per mano di Hamas, degli altri gruppi che hanno organizzato l’attacco e dello stesso esercito israeliano[2] che è intervenuto, molto sangue è stato sparso[3].
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Mariella Cataldo
Siamo convinti che per analizzare il massacro in corso in queste settimane a Gaza, occorra tornare a guardare alla questione palestinese con una prospettiva storica. Per dare un contributo in tal senso, riproponiamo un saggio di Mariella Cataldo, pubblicato nel n. 24 (giugno 1991) della rivista “La Contraddizione”. Ringraziamo Carla Filosa per la segnalazione.