Mattia Gambilonghi *

 

Introduzione: autogoverno dei produttori e governo dell’economia nella strategia del comunismo italiano

L'ipotesi di riforma dello Stato che muove il PCI e il suo progetto riformatore, così come la sua concezione di democrazia mista – che vede la dimensione generale e rappresentativa rapportarsi alla base con una ricca articolazione di momenti ed istituti democratici (dai consigli di quartiere ai consigli di fabbrica, passando per le nuove forme di rappresentanza all'interno del mondo della scuola ottenute agli inizi dei Settanta) – delineano un preciso modo di essere della programmazione economica e del governo dell'economia che ha il suo fulcro nel concetto di autogoverno dei produttori.

 Nunzia Augeri

 

In questi tempi risulta piuttosto difficile parlare di Unione Europea: il prestigio e il favore di cui il progetto europeo godeva un tempo sembrano dissolti, lasciando delusione e rancore verso i “burocrati di Bruxelles”; un lungo processo di insoddisfazione che si è sviluppato negli anni attraverso varie tappe, che iniziano con la moneta unica, proseguono con l’allargamento ai paesi dell’Est, con il rifiuto di vari paesi per quella che doveva essere la “Costituzione europea” ed è il Trattato di Lisbona, con l’imposizione dell’austerity e del fiscal compact, il trattamento inflitto alla Grecia e infine la telenovela della Gran Bretagna che deve uscire ma non esce mai.

 Alessandra Ciattini (Sapienza – Università di Roma)

 

Premessa

In un mondo, nel quale a detta di alcuni, stiamo assistendo al trionfo della cosiddetta post-verità, in cui siamo intrisi sino alle midolla di ideologie invisibili che si presentano come l’effettiva rappresentazione dei fatti, in cui il paese più potente del mondo legge la storia attuale e futura come il dispiegamento del “secolo americano”, in cui trova spazio l’estremismo islamico, in cui risorge il populismo neofascista e neonazista, non possiamo in nessun modo accantonare la nozione di ideologia.

 

Emiliano Alessandroni

 

Questioni storico-teoriche: dialettica, operaismo e logica binaria

«Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi […] Sono le sofferenze dei molti che pagano per i lussi dei pochi»[1]. Queste parole di Greta Thunberg, pronunciate nel 2018 alla Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, sortiscono importanti effetti culturali per la diffusione ad ampio raggio di cui hanno goduto: quello di politicizzare il concetto astratto di «amore», spingendone i comportamenti relativi fuori dalla cerchia chiusa e immediata degli affetti famigliari e quello di concentrare l'attenzione sulla stratificazione sociale che contraddistingue l'Occidente capitalistico, nonché sulla polarizzazione di ricchezza e povertà che quest'ultimo su scala planetaria tende a generare.

Toogle Right

Condividi

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.